Esploriamo le normative europee e italiane che regolano i mobili contenitori, garantendo sicurezza e qualità. Dalle disposizioni europee per l’armonizzazione alle leggi italiane più dettagliate, ripercorriamo con una panoramica le regolamentazioni che influenzano la produzione e la commercializzazione di tali prodotti.
Definizione
I mobili contenitori sono mobili da destinare ad uso domestico e non, compresi cucina e bagno, la cui principale funzione è quella di contenere i prodotti. I mobili contenitori sono costituiti da una struttura portante e da un’unità comprendente uno o più ripiani orizzontali, nonché elementi estensibili come cassetti, cestelli o cartelle sospese che possono essere inseriti o estratti e la cui funzione è quella di contenere prodotti. I mobili contenitori possono essere dotati anche di ante per la chiusura che consentono di preservare inalterati gli oggetti in esso riposti. I mobili contenitori possono distinguersi in:
➔ Indipendenti: ovvero non fissati ad una struttura portante;
➔ A pavimento: mobili posizionati sul pavimento che possono essere contemporaneamente fissati ad una struttura;
➔ A parete: mobile interamente sostenuto da una struttura verticale o da una parete.
Sicurezza
Le caratteristiche previste dagli standard normativi di sicurezza sono:
➔ Stabilità
➔ Requisiti di sicurezza
➔ Resistenza della struttura
➔ Durata e resistenza di ripiani, cassetti e ante.
Salute
Le caratteristiche che i mobili contenitori devono garantire per quanto riguarda la salute si realizza in termini di sicurezza in quanto i mobili, se pesanti e in caso di caduta e di ribaltamento possono causare infortuni gravi.
Mobili – Mobili contenitori e piani di lavoro per uso domestico e per cucina
Requisiti funzionali e metodi di prova.
La normativa europea EN 14749:2016
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma europea si applica ai mobili contenitori per uso domestico, per cucina e bagno e ne specifica i requisiti di sicurezza e i relativi metodi di prova.
REQUISITI ESSENZIALI:
➔ Distanza di sicurezza: le componenti mobili devono avere una distanza di sicurezza durante il movimento minore di 8 mm o minore di 25mm.
➔ Altezza di sicurezza: deve essere almeno di 100 mm dal pavimento per i mobili che si muovono in verticale.
➔ Coperchi: devono essere dotati di meccanismi di sostegno.
➔ Porte avvolgibili e porte scorrevoli verticali: non devono muoversi autonomamente.
➔ Elementi estensibili: devono essere dotati di fermi apertura efficienti
Requisiti di sicurezza strutturale:
➔ Ripiani: a seguito dell’applicazione di una forza verticale verso il basso e orizzontale verso l’esterno non deve verificarsi la caduta del ripiano.
➔ Supporti dei ripiani: a seguito della prova con piastra d’urto non deve verificarsi la presenza di fratture o danni sulla superficie orizzontale.
➔ Area/volume per contenere apparecchiature pesanti: a seguito dell’applicazione del carico non devono verificarsi fratture o altri danni sui ripiani, piani di copertura o supporti che possano comprometterne la sicurezza.
➔ Carico verticale e orizzontale di porte con cerniera: a seguito dell’applicazione di un carico specificato verificare che la porta rimanga attaccata al mobile.
➔ Elementi estensibili: a seguito dell’applicazione del carico specificato verificare l’apertura degli elementi estensibili e la resistenza degli stessi.
➔ Ribalte: a seguito dell’applicazione del carico specificato verificare la presenza di eventuali fratture o altri danni che possano compromettere le funzionalità del mobile.
➔ Carico statico per altri piani di copertura: a seguito dell’applicazione del carico specificato verificare la presenza di eventuali rotture che possano compromettere la sicurezza dei piani di copertura.
➔ Mobili a parete e mobili sospesi: a seguito dell’applicazione del carico specificato verificare la presenza di eventuali rotture dell’attacco a parete
Stabilità: a seguito dell’applicazione di un carico specifico il mobile non deve ribaltarsi.
Mobili a pavimento destinati ad essere attaccati all’edificio: a seguito dell’applicazione di una forza specificata verificare l’attacco del mobile alla struttura.
Componenti di vetro: a seguito della prova d’impatto verificare l’eventuale rottura delle componenti di vetro verticali.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 71-1:2014; EN 12150-1:2015; EN 12600; EN 14072:2003; EN 16122:2012.
Mobili contenitori domestici e non domestici.
Metodi di prova per la determinazione di resistenza, durabilità e stabilità
EN 16122:2012
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma europea si applica ai mobili contenitori per uso domestico e non domestico, ne specifica i requisiti di resistenza, durabilità e stabilità e i relativi metodi di prova.
REQUISITI ESSENZIALI:
Ripiani:
➔ Prove di ritenzione dei ripiani: a seguito dell’applicazione di una forza verticale verso il basso e orizzontale verso l’esterno non devono verificarsi cedimenti dei ripiani.
➔ Flessione dei ripiani: misurare la flessione dei ripiani sotto carico nel punto in cui la flessione è massima.
➔ Resistenza dei supporti dei ripiani: a seguito della prova con piastra d’urto non deve verificarsi la presenza di fratture o danni sulla superficie orizzontale.
Piani di copertura e fondi:
➔ Prova di carico statico: a seguito dell’applicazione di una forza attraverso un tampone di carico non devono verificarsi cedimenti dei piani di copertura e fondi.
➔ Prova di carico prolungato: a seguito dell’applicazione di un carico prolungato misurare la deformazione dei piani di copertura e dei fondi.
Aste appendiabiti e supporti:
➔ Prova di resistenza dei supporti delle aste: a seguito dell’applicazione di un carico specificato verificare la resistenza dei supporti delle aste.
➔ Distacco delle aste: a seguito dell’applicazione di un carico specificato non deve verificarsi nessun distacco delle aste dal mobile.
Resistenza della struttura:
➔ Prova di resistenza: a seguito dell’applicazione di una forza statica attraverso un tampone verificare la resistenza della struttura.
➔ Prova di caduta: a seguito dell’urto per caduta da un’altezza specificata verificare la resistenza della struttura.
Prove con cerniera su asse verticale:
➔ Resistenza delle porte con cerniera su asse verticale: a seguito di un numero determinato di aperture e chiusure verificare la resistenza delle porte.
➔ Carico orizzontale di porte con cerniera su asse verticale: a seguito dell’applicazione di un carico statico orizzontale verificare la resistenza delle porte.
➔ Chiusura con urto di porte con cerniera: a seguito di chiusura con urto verificare la resistenza delle porte.
➔ Prova di fatica: a seguito di un numero determinato di aperture e
Porte scorrevoli e porte avvolgibili orizzontali:
➔ Chiusura/apertura con urto: a seguito di cicli di apertura e chiusura verificare la resistenza delle porte scorrevoli.
➔ Prova di fatica: a seguito di un numero determinato di cicli di apertura e chiusura verificare la resistenza delle porte scorrevoli.
Ribalte:
➔ Resistenza delle ribalte con cerniera inferiore: a seguito dell’applicazione di una forza statica specificata verificare la resistenza delle ribalte.
➔ Prova di fatica: a seguito di un numero determinato di cicli di apertura e chiusura verificare la resistenza delle ribalte.
➔ Prova di caduta: a seguito di una caduta per un numero determinato di cicli verificare la resistenza delle ribalte all’urto.
Porte avvolgibili verticali:
➔ Chiusura/apertura con urto: a seguito di un numero determinato di cicli di apertura e chiusura verificare la resistenza delle porte avvolgibili agli urti.
➔ Prova di fatica: a seguito di un numero determinato di cicli di apertura e chiusura verificare la resistenza delle porte.
Elementi estensibili:
➔ Resistenza degli elementi estensibili: a seguito dell’applicazione del carico specificato verificare l’apertura degli elementi estensibili e la resistenza degli stessi.
➔ Prova di fatica: a seguito di un numero determinato di cicli di apertura e chiusura verificare la resistenza degli elementi estensibili.
➔ Chiusura e apertura con urto: a seguito di chiusura con urto verificare la resistenza degli elementi estensibili.
➔ Prova dell’interblocco: a seguito dell’applicazione di una forza specificata verificare la resistenza dell’interblocco degli elementi estensibili.
Meccanismi di blocco e di chiusura:
➔ Prova di resistenza: a seguito dell’applicazione di una forza nella direzione di movimento dell’elemento estensibile verificare la resistenza dei meccanismi di blocco e chiusura.
➔ Meccanismi di blocco e chiusura per porte, ribalte e porte avvolgibili: a seguito dell’applicazione di una forza nella stessa direzione di movimento delle porte, ribalte e porte avvolgibili verificare la resistenza dei meccanismi di blocco e chiusura.
➔ Prove di fatica: a seguito di un numero specifico di apertura e chiusura per un numero determinato di cicli verificare la resistenza a fatica dei meccanismi di blocco e chiusura.
Vassoi:
➔ Prova di carico prolungato: a seguito dell’applicazione di un carico con una massa specificata verificare la resistenza dei vassoi.
➔ Prova di caduta: a seguito di una caduta da un’altezza specifica verificare la resistenza del vassoio all’urto.
Mobili non sostenuti dal pavimento:
➔ Sovraccarico: a seguito dell’applicazione di un carico specificato verificare il fissaggio del mobile alla struttura.
➔ Distacco: a seguito dell’applicazione di una forza specificata verificare il fissaggio del mobile alla struttura.
Mobili sostenuti dal pavimento: a seguito dell’applicazione di una forza statica orizzontale specificata verificare la resistenza del mobile alla struttura.
Stabilità: a seguito dell’applicazione di una forza specificata verificare la capacità del mobile di resistere alla tendenza al ribaltamento.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: ISO 7619-2:2010
Le direttive europee
DIRETTIVA 2001/95/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 3 DICEMBRE 2001
Sicurezza generale dei prodotti
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La direttiva si applica ad alcune categorie di prodotti in assenza di specifiche normative europee sulla sicurezza o quando vi siano lacune in tali normative specifiche (settoriali).
REGOLAMENTO 305/2011 -DOP DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
Condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La direttiva fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio. La Dichiarazione di prestazione (DoP) è il concetto chiave del Regolamento sui Prodotti da Costruzione (CPR) ed ha l’obiettivo di armonizzare le condizioni per la messa a disposizione sul mercato Europeo di tali prodotti.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: Marcatura CE.
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
ITALIA
UNI 11663:2017
Mobili contenitori per uso domestico – Requisiti di resistenza e durata.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma specifica i requisiti di durata e resistenza dei mobili contenitori per uso domestico, inclusi quelli di cucina e bagno.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: UNI EN 14749; UNI EN 16122:2012.
FONTE: http://uni.com/
UNI 11674:2017
Mobili – Requisiti per la determinazione dell’origine italiana dei mobili.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La presente norma definisce i requisiti per la determinazione dell’origine italiana dei mobili.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: http://uni.com/
DECRETO 10 OTTOBRE 2008
Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: Il D. M .10/10/2008 stabilisce disposizioni riguardanti la fabbricazione, l’importazione e l’immissione in commercio di pannelli a base di legno e manufatti con essi realizzati sia semilavorati che prodotti finiti contenenti formaldeide, al fine di garanti re la protezione della salute umana nel loro impiego negli ambienti di vita e soggiorno (ambienti indoor).
COLLEGAMENTI NORMATIVI: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2008/12/10/08A09225/sg
FONTE: http://uni.com/
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
SPAGNA
UNE 11023-1:1992
Mobili contenitori per uso pubblico e domestico- Requisiti di prestazione. Partel: Materiali e finiture superficiali.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma descrive i requisiti di prestazione dei mobili contenitori e in particolare ne specifica i materiali e le finiture superficiali.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: UNI EN 14749; UNI EN 16122:2012.
FONTE: http://une.org/
UNE 11023-2:1992
Mobili contenitori per uso pubblico e domestico – Specifiche e caratteristiche funzionali.
Parte 2: Resistenza strutturale e stabilità.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma specifica le caratteristiche tecniche e funzionali dei mobili contenitori per uso pubblico e domestico. In particolare, ne descrive i requisiti di resistenza e stabilità e i relativi metodi di prova.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: UNI EN 14749; UNI EN 16122:2012.
FONTE: http://une.org/
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
FRANCIA
XP D62-025 GIUGNO 2013
Mobili domestici – Mobili contenitori – Prestazioni in uso
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma descrive i metodi di prova
di valutazione delle prestazioni meccaniche dei mobili contenitori per uso domestico i pronti all’uso, incluso delle parti mobili. La norma propone vari livelli e parametri in base alla specificità dei prodotti e agli usi (cucina, soggiorno, bagno, camera da letto). Le prove riguardano tutti i prodotti indipendentemente dai materiali e dai metodi di progettazione/costruzione o fabbricazione.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN74749.
FONTE: https://www.afnor.org/
DRAFT ORDER 2017/0023/F
Ordinanza relativa all’etichettatura dei prodotti di arredamento per quanto riguarda le emissioni di sostanze inquinanti volatili.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente ordinanza stabilisce disposizioni riguardanti l’etichettatura dei prodotti di arredamento in relazione alle emissioni di inquinanti volatili.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
LE GRENELLE ENVIRONMENT
Regolamento Francese. Emissioni nell’ambiente interno
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: Il regolamento stabilisce disposizioni riguardanti l’etichettatura dei prodotti per l’edilizia e l’arredamento, nonché dei rivestimenti murali e del pavimento, pitture e vernici che emettono sostanze nell’aria.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://www.anses.fr/
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
AUSTRIA
FORMALDEHYDVERORDNUNG (BGBI. NR 194/1990).
Edifici senza barriere: principi di pianificazione.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: L’ordinanza stabilisce disposizioni riguardanti l’immissione sul mercato e l’etichettatura di sostanze, preparati e prodotti finiti contenenti formaldeide.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://www.ris.bka.gv.at/
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
SVEZIA
KIFS 2017:7
Regolamento su prodotti chimici e organismi biotecnologici
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma specifica i requisiti per prodotti particolarmente pericolosi, solventi clorurati, composti organici volatili in determinati colori o lacche, prodotti contenenti mercurio, formaldeide in pannelli a base di legno, apparecchiature elettriche ed elettroniche.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://www.kemi.se/
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
GRECIA
ELOT 1304:1991
Mobili- Mobili contenitori- Determinazione della stabilità
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma specifica i requisiti di stabilità di mobili contenitori indipendenti, assemblati e pronti per l’uso.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://sales.elot.gr/
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
GERMANIA
REGOLAMENTO BANZ AT 26/11/2018 B2.
Mobili- Mobili contenitori- Determinazione della stabilità
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: Il regolamento tedesco BAnz AT 26/11/2018 B2 definisce i limiti di formaldeide per i pannelli e prodotti a base legno esportati in Germania.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: BAnz AT 26/11/2018 B2; 105-MAT 0003 e 105-MAT 0181.
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
REGNO UNITO
BS 4875-7: 2006
Forza e stabilità dei mobili. Mobili contenitori – Requisiti di prestazione.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma descrive i requisiti di prestazione dei mobili contenitori e i relativi metodi di prova.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://www.bsigroup.com/
Norme non armonizzate. Introdotte solo in alcuni Paesi
DANIMARCA
DS 1600:2014
Mobili contenitori per uso domestico – Mobili per bagno e cucina. Requisiti di resistenza e durata
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma specifica i requisiti di resistenza e durata per tutti i tipi di mobili per la casa e mobili per cucina e bagno.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://webshop.ds.dk/
BEK NR 289 22/06/1983
Ordine esecutivo sulla limitazione della formaldeide in pannelli truciolari, compensato e pannelli simili utilizzati in mobili, infissi simili.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: L’ordinanza stabilisce disposizioni riguardanti l’immissione sul mercato e l’etichettatura di sostanze, preparati e prodotti finiti contenenti formaldeide.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
Certificazioni
MARCATURA CE
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La marcatura CE è un marchio di certificazione obbligatorio che attesta la conformità alle norme relative ai requisiti di salute, sicurezza e protezione ambientale per i prodotti venduti nello Spazio economico europeo.
FONTE: https://ec.europa.eu/growth/single-market/cemarking_en
IAC· INDOOR AIR COMFORT CERTIFICATE
Certificazione di prodotto a basse emissioni. Titolo ufficiale in inglese: Indoor Air Comfort-Product Certification
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione IAC è una certificazione volontaria volta a dimostrare la conformità ai criteri delle autorità dell’Unione Europea e dei suoi stati membri. Le specifiche fanno riferimento ai regolamenti del Belgio e Germania.
FONTE: https://www.eurofins.fi/
ORIGINE ITALIANA DEL MOBILE
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione di origine italiana del mobile è un marchio di certificazione volontaria che attesta la l’origine italiana, la sicurezza e la qualità del prodotto. Alla base la normativa UNI 11674 risponde alle esigenze di tutela del mercato di disporre di requisiti oggettivi e verificabili in base a cui poter dichiarare l’origine italiana del prodotto d’arredo.
CERTIFICATION FORMALDEHYDE/CERTIFICATION-RISE
Certificazione Formaldeide. Titolo ufficiale in inglese: Formaldehyde Certification
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione RISE è una certificazione volontaria volta a dimostrare la conformità dei prodotti che contengono materiali che emettono formaldeide in conformità alle regolamenti CARB.
FONTE: https://www.sp.se/en/