Esploriamo le normative europee e italiane che regolano gli accessori per il bagno, garantendo sicurezza e qualità. Dalle disposizioni europee per l’armonizzazione alle leggi italiane più dettagliate, ripercorriamo con una panoramica le regolamentazioni che influenzano la produzione e la commercializzazione di tali accessori.
- Definizione di cabina doccia multifunzione
- Apparecchi sanitari: la normativa europea EN 15200:2007
- Rubinetteria sanitaria: la normativa europea EN 200:2008
- Vasche da bagno: la normativa europea EN 232:2012
- Piatti doccia: la normativa europea EN 251:2012
- Dispositivi di scarico per apparecchi sanitari: la normativa europea EN 274-1:2002
- Le direttive europee
- Componenti elettrici: standard internazionali
- Certificazioni
Definizione di cabina doccia multifunzione
La cabina doccia multifunzione è un’unità indipendente prefabbricata, ma non necessariamente pre-assemblata, composta da una base (piatto doccia o vasca) e dotata di pareti rigide chiuse che creano uno scomparto impermeabile. Può essere inoltre dotata di un’entrata e una copertura. Incorpora sempre una funzione doccia (comprende quindi il soffione, la valvola di miscelazione) e almeno un’altra funzione tra le seguenti:
➔ Bagno di vapore
➔ Massaggio idraulico
➔ Lampade raggi UV
Sicurezza
Le caratteristiche previste dagli standard normativi di sicurezza sono:
➔ Scarico dell’acqua
➔ Resistenza gli impatti
➔ Resistenza chimica
➔ Assorbimento dell’acqua
➔ Resistenza ai raggi UV
➔ Stabilità
Qualità
Le caratteristiche previste dagli standard qualitativi sono:
➔ Resistenza alle variazioni di temperatura
➔ Deformazione sotto sforzo
➔ Resistenza chimica
➔ Resistenza al flusso
➔ Resistenza ai cicli di bagnatura ed asciugatura
➔ Resistenza delle superfici al graffio
➔ Resistenza delle superfici all’acqua calda
➔ Durabilità delle porte
➔ Impermeabilità delle superfici
Salute
La caratteristica che una cabina doccia multifunzione deve garantire per quanto riguarda la salute si realizza in termini di stabilità e di sicurezza elettronica.
Apparecchi sanitari: la normativa europea EN 15200:2007
Cabine doccia multifunzione.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica alle cabine doccia multifunzione e ne specifica requisiti e relativi metodi di prova.
REQUISITI ESSENZIALI:
REQUISITI DELLA BASE
Scarico dell’acqua: verificare che tutta l’acqua sia scaricata dalla base dopo aver versato almeno 4 litri di acqua.
Resistenza ai cambiamenti di temperatura:verificare la presenza di distorsioni o difetti a seguito della prova.
Resistenza meccanica:
➔ Deformazione sotto carico: a seguito della prova eseguita applicando un determinato volume di acqua ad una temperatura specificata, verificare che non ci siano rotture di nessuna delle parti. Resistenza statica: a seguito dell’applicazione di un carico prestabilito, verificare la presenza di rotture, piegamenti o crolli di nessuna delle parti.
➔ Resistenza agli impatti: verificare la presenza di deformazioni o altri difetti a seguito della prova
➔ Resistenza meccanica della superficie di base: verificare la presenza di graffi superiori a 0,1 mm dello spessore totale dello strato superiore se questo ha uno spessore inferiore a 0,1 mm
REQUISITI APPLICABILI ALLA BASE, ALLE PARETI E ALLA COPERTURA
Resistenza chimica: verificare la presenza di macchie non rimovibili con acqua o altro agente abrasivo a seguito della prova.
Assorbimento dell’acqua: la superficie principale deve avere una capacità di assorbimento dell’acqua minore o uguale a 0,2 mg/cm2.
Resistenza al vapore: verificare la presenza di deformazioni o altri difetti che possono compromettere la funzionalità dell’apparato.
Resistenza ai cicli di bagnatura e asciugatura: la superficie principale non deve presentare rotture o crepe a seguito della prova.
Resistenza ai raggi UV: verificare la presenza di modifiche nel colore della superficie.
Resistenza ai graffi: la resistenza ai graffi deve essere maggiore di 0,3 N.
Resistenza alla corrosione: verifica della resistenza alla corrosione in accordo con la EN ISO 2409 e la EN 1237-1.
Costruzione e design: verificare la presenza di spigoli vivi o bordi sulle superfici. Inoltre, devono essere rispettati i regolamenti nazionali per l’installazione delle pompe per aumentare la pressione e per l’installazione degli specchi integrati.
Stabilità: verificare la presenza di eventuali deterioramenti a seguito della prova di stabilità.
Sedute: verificare la presenza di deformazioni o altri difetti a seguito dell’applicazione di una forza.
Maniglie: verificare la presenza di deterioramenti a seguito dell’applicazione di una forza di 250 Ne 1 100 N. Impermeabilità: verificare la presenza di perdite di acqua.
Impianto a vapore: verificare l’aumento di temperatura e la deviazione di temperatura.
Marcatura:
➔ Nome o marchio del fabbricante
➔ Data e numero seriale
➔ Numero della presente norma europea
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 198:1987; EN 200; EN 232; EN 251; EN 274-1; EN 817; EN 1111; EN 1112; EN 1113; EN 1286; EN 1287; EN 1717; EN 12373-1; EN 12764; prEN 13618-1-2; EN 13904; EN 13905; EN 14428:2004;
EN 20105-Ao2; EN 60335-2-105; EN 60730-2-8; EN 150 2409; EN 150 4892-2:2006;
150 4586-2:2004; 1507892:1988.
Rubinetteria sanitaria: la normativa europea EN 200:2008
Rubinetti singoli e miscelatori per sistemi di adduzione acqua di tipo 1 e 2.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma europea specifica le caratteristiche tecnico-funzionali e i relativi metodi di prova di rubinetti installati in apparecchi sanitari destinati all’igiene personale. Si applica alla rubinetteria da utilizzare in sistemi di adduzione dell’acqua di Tipo 1 e di Tipo 2.
REQUISITI ESSENZIALI:
Tenuta idraulica: controllare sotto una pressione d’acqua fredda la tenuta dell’otturatore, rubinetto completo e deviatore e verificare che non ci siano perdite durante tutta l’esecuzione della prova.
Resistenza a pressione: la prova si effettua a monte e a valle dell’otturatore, al fine di rilevare le possibili deformazioni del rubinetto a seguito di una pressione elevata di acqua fredda.
Misurazione della portata: determinare il valore della portata corrispondente ad una pressione di riferimento (0,3+0,02) MPa [(3,0+0,2) bar] per i rubinetti dei sistemi di adduzione di Tipo 1, e (0,01±0,002) MPa [(0,1± 0,02) bar] per quelli di Tipo 2, effettuando la misurazione sul rubinetto aperto e verificare che rispetti i valori soglia della norma.
➔ Lavabo, bidet: Tipo 1 (Portata 12,0l/min); Tipo 2 (Portata 7,5l/min); Classe di portata: X
➔ Vasca da bagno: Tipo 1 (Portata 19,0l/min); Tipo 2 (Portata 15l/min); Classe di portata: Y
➔ Lavabo, bidet (a risparmio idrico): Tipo 1 (Portata 4,0 -9,0l/min); Tipo 2 (Portata 3,0l/min);
Resistenza meccanica:
➔ Prova di torsione dell’organo di manovra: verificare la resistenza dell’organo di manovra e la presenza di deformazioni a seguito di una coppia di torsioni prefissate;
➔ Resistenza meccanica a fatica dell’organo di manovra: Controllare il comportamento dell’organo di manovra (chiusura e maniglia), a seguito di un determinato numero di aperture e chiusure ad una pressione e temperatura specificate;
➔ Resistenza meccanica a fatica dei deviatori: Resistenza meccanica a fatica dei deviatori sottoporre il rubinetto ad un determinato numero di manovre (sia con acqua calda che fredda) verificare che non ci siano perdite e il corretto funzionamento dello stesso;
➔ Resistenza all’usura meccanica delle bocche orientabili: sottoporre la bocca orientabile di un rubinetto ad un determinato numero di cicli, al fine di verificarne il comportamento in un periodo di tempo determinato e verificare la presenza di deformazioni, rotture e perdite;
Caratteristiche acustiche: misurazione in laboratorio del rumore emesso dai rubinetti in conformità alla norma UNI EN ISO 3822-2:1998.
Marcatura:
La marcatura dei rubinetti con sistemi di adduzione di Tipo 1 deve indicare:
➔ Nome o marchio del fabbricante su corpo, maniglia e organo di chiusura
➔ Gruppo acustico
➔ Informazioni appropriate per i rubinetti a risparmio idrico
La marcatura dei rubinetti con sistemi di adduzione di Tipo 2 deve indicare:
➔ Nome o marchio del fabbricante su corpo, maniglia e organo di chiusura
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 246; EN 248; EN 1112; EN 1113; EN 1254-2; EN 1717; prEN 13618-1; prEN 13618-2; EN 14506; EN ISO 228-1; EN ISO 3822-1; EN ISO 3822-2; EN ISO 3822-4:1997.
Vasche da bagno: la normativa europea EN 232:2012
Vasche da bagno – quote di raccordo
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma europea si applica alle vasche da bagno di qualsiasi materiale e ne specifica le quote di raccordo.
REQUISITI ESSENZIALI:
Dimensioni di base (espresse in mm):
➔ Distanza verticale tra l’asse del foro di troppopieno, se presente, e la superficie del foro di scarico: da 330 a 390
(Normalizzato in conformità alla EN 274-1), da 230 a 330 (Altro dispositivo in conformità alla EN274-1), da 390 a 520 (Altro dispositivo in conformità alla EN 274-1) , >520 (Dispositivo di scarico specificato)
➔ Distanza orizzontale: Da 170 a 230 (Dispositivo di scarico in conformità alla EN274-1), Da 110 a 170 (Dispositivo di scarico in conformità alla EN274-1), >230 Dispositivo di scarico specificato
➔ Distanza tra il pavimento e la superficie del foro di scarico: >130 (per dispositivi in conformità della 274-1 può essere ridotta), >70 (per i Paesi che ammettono l’installazione di vasche da bagno senza sifoni)
➔ Distanza tra l’asse del foro del troppopieno e lo scarico: >60
➔ Dimensioni del foro di scarico (compatibilmente alla EN 274-1)
➔ Spazio libero attorno al foro di scarico
➔ Dimensioni e spazio libero attorno al foro del troppopieno
➔ Dimensioni e spazio libero attorno ai fori della rubinetteria
➔ Dimensioni delle superfici piane e spazi liberi per rubinetteria montata sul bordo della vasca
➔ Superficie plana nella parte superiore del bordo per rubinetteria combinata montata sul piano
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 274-1;
Piatti doccia: la normativa europea EN 251:2012
Piatti doccia – quote di raccordo
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica ai piatti doccia di qualsiasi materiale e ne specifica le quote di raccordo.
REQUISITI ESSENZIALI:
Dimensioni di base (compatibilmente alla EN 274-1, valori in mm):
➔ Distanza verticale tra l’asse del foro di troppopieno, se presente, e la superficie del foro di scarico: da 165 a 260
➔ Distanza orizzontale: da 110 a 170 (Raccordo di scarico normalizzato), >170 (Dispositivo di scarico fornito dal fabbricante)
➔ Distanza tra il pavimento e la superficie del foro di scarico: >130 (Piatti doccia con troppopieno), >85 (Per tutti)
➔ Distanza tra l’asse del foto del troppopieno e lo scarico: >60
➔ Dimensioni del foro di scarico (compatibilmente alla EN 274-1)
➔ Spazio libero attorno al foro di scarico
➔ Dimensioni e spazio libero attorno al foro dei troppopieno
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 274-1;
Dispositivi di scarico per apparecchi sanitari: la normativa europea EN 274-1:2002
Dispositivi di scarico per apparecchi sanitari – requisiti
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica ai dispositivi di scarico (pilette) e sifoni per lavelli, piatti doccia, lavabi, bidet e vasche da bagno che fanno parte di impianti di scarico funzionanti a gravità. In particolare, ne definisce le caratteristiche dimensionali, di prestazione, dei materiali e di marcatura.
REQUISITI ESSENZIALI:
Aspetto delle superfici: verificare visivamente che le superfici interne ed esterne dei dispositivi di scarico siano lisce, prive di rientranze o rigonfiamenti che possano comprometterne il funzionamento.
Materiali: i materiali di costituzione delle pilette di scarico e dei sifoni sono resistenti al contatto con acqua aventi una temperatura da (20±5)°C ( a 950-2) °C.
Progettazione:
➔ Pilette: sono fabbricate come pezzo unico o come vari pezzi uniti tramite lavorazione meccanica, con o senza troppopieno. Possono includere un sifone; in caso contrario devono essere dotate di un’uscita filettata.
➔ Sifoni: possono essere a tubo o bottiglia e in questo caso presentano una suddivisione o un sifone rovesciato. Sono ammessi altri modelli, purché rispettino i requisiti della seguente norma.
Requisiti idraulici:
➔ Piletta di scarico: Portata minima l/s (/)
➔ Piletta di scarico con sifone: Portata minima 0,4 l/s
➔ Solo sifone: Portata minima l/s (/)
➔ Troppopieno: Portata minima 0,35 l/s
Tenuta:
➔ Tenuta della piletta di scarico con tappo o cerniera: Perdita minore di 1 l/h
➔ Tenuta del dispositivo di scarico: Non deve verificarsi alcuna perdita
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 248; EN 274-2:2002; EN 274-3; EN 476:1997; EN 12056-1-2; 150 228-1.
DEVIAZIONE NAZIONALE: la Danimarca ha richiesto una deviazione rispetto alla seguente norma relativamente al punto che riguarda i materiali: le uscite di scarico e i sifoni devono essere resistenti al contatto con acque di scarico con una temperatura da (10 ± 5) °Ca (93±2) °C quando sottoposte ad un ulteriore prova volta a verificare la presenza di difetti.
Le direttive europee
DIRETTIVA 2001/95/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 3 DICEMBRE 2001
Sicurezza generale dei prodotti
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La direttiva si applica ad alcune categorie di prodotti in assenza di specifiche normative europee sulla sicurezza o quando vi siano lacune in tali normative specifiche (settoriali).
REGOLAMENTO 305/2011 -DOP DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
Condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La direttiva fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio. La Dichiarazione di prestazione (DoP) è il concetto chiave del Regolamento sui Prodotti da Costruzione (CPR) ed ha l’obiettivo di armonizzare le condizioni per la messa a disposizione sul mercato Europeo di tali prodotti.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: Marcatura CE.
Componenti elettrici: standard internazionali
IEC 60335-2-105+ AMDl:2019 CSV
Elettrodomestici e altri apparecchi elettrici – Sicurezza – Parte 2-105: Prescrizioni particolari per cabine doccia multifunzione
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La presente norma internazionale descrive i requisiti di sicurezza delle cabine doccia multifunzione per uso domestico e simili, con tensione nominale inferiore a 250V per apparecchi monofase e 480 V per altri apparecchi. Si applica ad apparecchi non destinati al normale uso domestico ma che comunque possono essere fonte di pericolo, ad esempio agli apparati utilizzati negli hotel, centri di fitness.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: ISO 3864-1: 1011
FONTE: https://iec.ch/
IEC 60730-2-8:2018
Controlli elettrici automatici – Parte 2-8 Requisiti particolari e requisiti meccanici per valvole idrauliche ad azionamento elettrico.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La presente norma internazionale si applica alle valvole ad azionamento elettrico per
uso in associazione con apparecchiature per uso domestico, inclusi riscaldamento, condizionamento d’aria e applicazioni simili.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: 150 7-1:1994; 150 65:1981; 150 228-1; 150 630; 150 1179-1; 150 228-1; 150 4144.
FONTE: https://iec.ch/
Certificazioni
MARCATURA CE
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La marcatura CE è un marchio di certificazione obbligatorio che attesta la conformità alle norme relative ai requisiti di salute, sicurezza e protezione ambientale per i prodotti venduti nello Spazio economico europeo.
FONTE: https://ec.europa.eu/growth/single-market/cemarking_en
WATERLABEL SCHEME
Etichettatura sul risparmio idrico
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La European Water Label è uno schema di certificazione volontario, volto a verificare i requisiti di efficienza idrica. Lo schema è valido in Europa e in Israele, Svizzera, Russia, Ucraina e Turchia.
D-MARK CERTIFICATION
Marchio di sicurezza – Titolo ufficiale in inglese: D Mark, Safety Mark for Denmak.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione D Mark è una certificazione volontaria danese volta a verificare la conformità ai requisiti di qualità e sicurezza dei prodotti dotati di componenti elettrici.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: Nordic certification service (EMKO)
FONTE: /
TUV SUD GS-MARK
Geprufte Sicherheit (Test di sicurezza)
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione GS, è un marchio volontario volto a verificare il rispetto dei requisiti di qualità e sicurezza di prodotti dotati di componenti elettrici. In particolare, certifica prodotti che, se usati correttamente, non rappresentano un pericolo per l’utente.
FONTE: https://www.tuev-sued.de/
FI MARK – CERTIFICATION MARK
Marchio di sicurezza – Titolo ufficiale in inglese: FI Mark, Safety Mark for Finland
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione FI Mark è una certificazione volontaria finlandese volta a verificare la conformità ai requisiti di qualità e sicurezza dei prodotti dotati di componenti elettrici.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: Nordic certification service (EKMO)
FONTE: /
S MARK – CERTIFICATION MARK
Marchio di sicurezza – Titolo ufficiale in inglese: S Mark
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione S Mark è una certificazione volontaria svedese volta a verificare la conformità ai requisiti di qualità e sicurezza dei prodotti dotati di componenti elettrici.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: Nordic certification service (EKMO)
FONTE: /