Esploriamo le normative europee e italiane che regolano i piatti doccia per il bagno, garantendo sicurezza e qualità. Dalle disposizioni europee per l’armonizzazione alle leggi italiane più dettagliate, ripercorriamo con una panoramica le regolamentazioni che influenzano la produzione e la commercializzazione di tali accessori.
- Definizione di piatto doccia
- Piatti doccia: la normativa europea EN 14527:2016+A1:2018
- Apparecchi sanitari: la normativa europea EN 15636:2010
- Piatti doccia: la normativa europea EN 15720:2009
- Piatti doccia: la normativa europea EN 251:2012
- Piatti doccia: la normativa europea EN 249:2010
- Piatti doccia: la normativa europea EN 13558:2003
- Piatti doccia: la normativa europea EN 13558:2003
- Piatti doccia: la normativa europea EN 274-1:2002
- Piatti doccia: la normativa europea EN 274-3:2002
- Le direttive europee
- NORME NON ARMONIZZATE: Introdotte solo in alcuni Paesi
Definizione di piatto doccia
I piatti doccia sono apparecchi sanitari destinati all’igiene personale. La loro principale funzione è quella di ritenzione dell’acqua durante l’utilizzo della doccia, dirigendo l’acqua verso uno scarico. Si differenziano in base ai materiali utilizzati per la loro fabbricazione; infatti i piatti doccia possono essere costituiti di:
➔ Acciaio smaltato
➔ Ghisa smaltata
➔ Acciaio inossidabile
➔ Ceramica smaltata
➔ Vetro
➔ Materiali plastici
Sicurezza
Le caratteristiche previste dagli standard normativi di sicurezza sono:
➔ Durabilità
➔ Stabilità del fondo
➔ Scarico dell’acqua
Qualità
Le caratteristiche previste dagli standard qualitativi sono:
➔ Pulibilità
➔ Resistenza alle sostanze chimiche e agli agenti macchianti
➔ Resistenza alle variazioni di temperatura
Salute
Le caratteristiche che un piatto doccia deve garantire per quanto riguarda la salute si realizza in termini di pulibilità e di rischi derivati dal potenziale scivolamento aggravato dall’utilizzo di sapone, shampoo, oli.
Piatti doccia: la normativa europea EN 14527:2016+A1:2018
Piatti doccia per impieghi domestici.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma europea specifica le caratteristiche funzionali e i relativi metodi di prova di piatti doccia di qualsiasi forma e dimensione (ad esclusione dei piatti doccia utilizzati per scopi medici) collocati in ambienti domestici.
REQUISITI ESSENZIALI:
PRODOTTI DI TIPO 1 (CONFORMI AI SEGUENTI REQUISITI)
Pulibilità: verificare che tutta l’acqua sia scaricata dalla base dopo aver versato almeno 4 litri di acqua.
Scarico dell’acqua: verificare la presenza di distorsioni o difetti a seguito della prova.
Durabilità: verificare la presenza di distorsioni o difetti a seguito della prova.
Stabilità del fondo: a seguito dell’applicazione di un carico costituito da sacchi di tela contenenti pallini di piombo, ferro o sabbia, non devono essere presenti eventuali deformazioni permanenti o fessurazioni.
Resistenza alle sostanze chimiche e agli agenti macchianti: a seguito dell’applicazione di soluzioni chimiche sul piatto doccia, non devono essere presenti macchie che possano compromettere l’aspetto del piatto doccia.
Resistenza alle variazioni di temperatura: a seguito di un numero di cicli alternati di acqua fredda e acqua calda, non devono verificarsi deformazioni o screpolature che possano compromettere la pulibilità del piatto doccia.
Requisiti particolari per piatti doccia di acciaio smaltato e ghisa smaltata:
➔ Resistenza all’acqua bollente
➔ Resistenza all’acido citrico freddo e bollente
➔ Resistenza all’acido solforico freddo
➔ Resistenza alle soluzioni alcaline
PRODOTTI DI TIPO 2 (CONFORMI AI SEGUENTI REQUISITI)
Pulibilità: non devono essere presenti angoli inaccessibili che potrebbero compromettere la pulibilità della superficie.
Scarico dell’acqua: il foro di scarico deve assicurare la fuoriuscita di tutta l’acqua raccolta nella vasca da bagno. Il foro di scarico deve rispettare le dimensioni stabilite dai requisiti della EN 251.
Durabilità: i piatti doccia devono essere facilmente pulibili per consentire le operazioni di pulizia e manutenzione ed assicurare la vita utile prevista.
Requisiti particolari per piatti doccia di acciaio smaltato e ghisa smaltata: la marcatura deve riportare le seguenti caratteristiche:
➔ Numero della norma
➔ Pulibilità
➔ Tipo di prodotto
➔ Durabilità
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 251; EN ISO 28706-1:2011; EN ISO 28706-2:2011; EN ISO 28706-3:2011.
Regolamento (UE) N.305/2011 contenente le disposizioni per la DoP (Dichiarazione di Prestazione).
Apparecchi sanitari: la normativa europea EN 15636:2010
Apparecchi sanitari – Piatti doccia prodotti con lastre acriliche antiurto estruse – Requisiti e metodi di prova.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica ai piatti doccia di qualsiasi forma e dimensione dotati di lastre acriliche antiurto estruse.
REQUISITI ESSENZIALI:
Aspetto della superficie: verificare la presenza di eventuali rotture, scheggiature, o altri difetti della superficie che possano modifica l’aspetto o le funzionalità del piatto doccia.
Foro di scarico: le dimensioni del foro di scarico devono essere compatibili con quelle relative ai requisiti della EN 251.
Foro di troppopieno: le dimensioni del foro di troppopieno devono essere compatibili con quelle relative ai requisiti della EN 251.
Bordo del foro: non devono essere presenti rotture, scheggiature, o altri eventuali difetti.
Deviazioni dimensionali: le dimensioni dei piatti doccia non devono discostarsi da quelle del produttore più di± 5mm.
Deviazioni geometriche: deviazioni geometriche della squadratura, la linearità dei bordi laterali, la linearità dei bordi inferiori del cerchio e la piattezza della superficie superiore del cerchio.
Resistenza alle variazioni di temperatura: a seguito di un determinato numero di cicli a specifiche temperature, non devono essere presenti deformazioni o altri difetti maggiori di 4mm che possano compromettere l’aspetto o la funzionalità del piatto doccia.
Deformazioni concesse:
➔ Test 1 carico applicato sul fondo: Deformazione sotto carico (mm) (2); Deformazione residua (mm) (0,3);
➔ Test 2 carico applicato sul bordo degli ingressi laterali: Deformazione sotto carico (mm) (4); Deformazione residua (mm) (0,3);
Bordo del piatto doccia: il bordo non deve favorire il drenaggio dell’acqua dall’interno del piatto doccia.
Marcatura: i piatti doccia devono essere contrassegnati con le seguenti informazioni:
➔ Nome o marchio del fornitore
➔ Riferimento alla presente norma
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 251; EN 13558.
Piatti doccia: la normativa europea EN 15720:2009
Piatti doccia prodotti con lastre acriliche antiurto coestruse con ABS – Requisiti e metodi di prova.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica ai piatti doccia di qualsiasi forma e dimensione dotati di lastre acriliche antiurto coestruse con ABS e ne specifica i requisiti che assicurano la corretta funzionalità del prodotto.
REQUISITI ESSENZIALI:
Aspetto della superficie: non devono essere presenti rotture, scheggiature, o altri difetti della superficie che possano modificare l’aspetto o le funzionalità del piatto doccia.
Foro di scarico: le dimensioni del foro di scarico devono essere compatibili con quelle relative ai requisiti della EN 251.
Foro di troppopieno: le dimensioni del foro di troppopieno devono essere compatibili con quelle relative ai requisiti della EN 251.
Bordo del foro: non devono essere presenti rotture, scheggiature, o altri eventuali difetti.
Deviazioni dimensionali: le dimensioni dei piatti doccia non devono discostarsi da quelle del produttore più di± 5mm.
Deviazioni geometriche: deviazioni geometriche della squadratura, la linearità dei bordi laterali, la linearità dei bordi inferiori del cerchio e la piattezza della superficie superiore del cerchio.
Resistenza alle variazioni di temperatura: a seguito di un determinato numero di cicli a specifiche temperature, non devono essere presenti deformazioni o altri difetti maggiori di 4mm che possano compromettere l’aspetto o la funzionalità del piatto doccia.
Resistenza agli impatti: a seguito della prova, non devono essere presenti deformazioni o altri eventuali difetti che possano compromettere l’aspetto o la funzionalità del piatto doccia.
Deformazioni concesse:
➔ Test 1 carico applicato sul fondo: Deformazione sotto carico (mm) (2); Deformazione residua (mm) (0,3);
➔ Test 2 carico applicato sul bordo degli ingressi laterali: Deformazione sotto carico (mm) (4); Deformazione residua (mm) (0,3);
Bordo del piatto doccia: il bordo non deve favorire il drenaggio dell’acqua dall’interno del piatto doccia.
Marcatura: i piatti doccia devono essere contrassegnati con le seguenti informazioni: Nome o marchio del fabbricante o del fornitore Riferimento alla presente norma.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 251; EN 13558.
Piatti doccia: la normativa europea EN 249:2010
Piatti doccia prodotti con lastre acriliche colate reticolate – Requisiti e metodi di prova.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica ai piatti doccia di qualsiasi forma e dimensione dotati di lastre acriliche colate reticolate e ne specifica i requisiti e le relative prove per verificare la soddisfazione di tali requisiti.
REQUISITI ESSENZIALI:
Aspetto della superficie: verificare la presenza di eventuali rotture, scheggiature. o altri difetti della superficie che possano modifica l’aspetto o le funzionalità del piatto doccia.
Foro di scarico: le dimensioni del foro di scarico devono essere compatibili con quelle relative ai requisiti della EN 251.
Foro di troppopieno: le dimensioni del foro di troppopieno devono essere compatibili con quelle relative ai requisiti della EN 251.
Bordo del foro: non devono essere presenti rotture, scheggiature, o altri eventuali difetti.
Deviazioni dimensionali: le dimensioni dei piatti doccia non devono discostarsi da quelle del produttore più di± 5mm.
Deviazioni geometriche: deviazioni geometriche della squadratura, la linearità dei bordi laterali, la linearità dei bordi inferiori del cerchio e la piattezza della superficie superiore del cerchio.
Resistenza alle variazioni di temperatura: verificare la presenza di deformazioni o
altri difetti maggiori di 4mm che possano compromettere l’aspetto o la funzionalità del piatto doccia a seguito di un determinato numero di cicli ed a specifiche temperature.
Resistenza agli impatti: a seguito della prova, non devono essere presenti deformazioni o altri eventuali difetti che possano compromettere l’aspetto o la funzionalità del piatto doccia.
Deformazioni concesse:
➔ Test 1 carico applicato sul fondo: Deformazione sotto carico (mm) (2); Deformazione residua (mm) (0,3);
➔ Test 2 carico applicato sul bordo degli ingressi laterali: Deformazione sotto carico (mm) (4); Deformazione residua (mm) (0,3);
Bordo del piatto doccia: il bordo non deve favorire il drenaggio dell’acqua dall’interno del piatto doccia.
Marcatura: i piatti doccia devono essere contrassegnati con le seguenti informazioni: Nome o marchio del fabbricante o del fornitore Riferimento alla presente norma.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 251; EN 263.
Piatti doccia: la normativa europea EN 13558:2003
Specifiche per lastre acriliche antiurto estruse per piatti doccia per usi domestici.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma europea si applica alle lastre acriliche antiurto estruse con cui sono realizzati i piatti doccia per usi domestici, e ne specifica le proprietà.
REQUISITI ESSENZIALI:
Resistenza a trazione: verificare la resistenza a trazione effettuando la prova ad una temperatura di (23±2) °C e ad una velocità di (5±1) mm/min.
Deformazioni concesse:
➔ Resistenza allo snervamento e trazione: unità di misura (MPa), Valore min: 40, Valore max: /
➔ Modulo E: unità di misura (MPa), Valore min: 1900, Valore max: /
➔ Allungamento a rottura: unità di misura (%), Valore min: 15, Valore max: /
➔ Resistenza all’urto: unità di misura (kJ/m^2), Valore min: 50, Valore max: Nessuna rottura
➔ Punto di rammollimento Vicat: unità di misura (°C), Valore min: 95, Valore max: /
Assorbimento dell’acqua: a seguito della loro immersione in acqua ad una temperatura e per un tempo specificato, la variazione della massa dei provini deve essere conforme ai requisiti.
Spessore: lo spessore della lastra acrilica antiurto estrusa deve essere non minore di 2,7 mm.
Contenuto di metalli pesanti: i limiti sono stabiliti secondo la Direttiva europea 91/338/
CEE.
Colore: trasparenti o colorate con colorante incorporato nel momento della fabbricazione.
Stabilità termica: a seguito nell’inserimento delle lastre in un forno a circolazione d’aria ad una temperatura e per un tempo specificato, non devono essere presenti bolle o altri difetti.
Stabilità del colore:
➔ Resistenza alla luce UV: la stabilità del colore deve essere registrata in base alla scala dei grigi specificata nella ISO 105-Ao2 a seguito della prova effettuata con lampada allo xeno.
➔ Resistenza all’acqua calda: la stabilità del colore deve essere registrata in base alla scala dei grigi specificata nella ISO 105- Ao2 a seguito della prova di immersione in un bagno d’acqua calda ad una determinata temperatura.
Resistenza agli agenti chimici e alle macchie: a seguito dell’applicazione di reagenti quali acidi, alcali, alcool. sbiancanti, e agenti macchianti ad una temperatura specificata, non devono essere presenti macchie rimovibili o permanenti, o segni di deterioramento.
Resistenza ai cicli di bagnatura e asciugatura: a seguito di determinati cicli di bagnatura e asciugatura, non devono essere presenti alterazioni dell’aspetto come bolle, screpolature o decolorazione.
Resistenza alla fessurazione sotto sforzo: a seguito dell’applicazione di una deformazione per flessione alla superficie estesa, verificare il momento di comparsa della prima fessurazione.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: IS0 105-A02; IS0 179; IS0 306; IS0 527; IS0 4892; IS0 7823-2.
Piatti doccia: la normativa europea EN 13558:2003
Specifiche per lastre acriliche antiurto coestruse con ABS per bagni e piatti doccia per usi domestici.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma europea si applica alle lastre acriliche antiurto coestruse con ABS con cui sono realizzati i piatti doccia per usi domestici, e ne specifica le proprietà.
REQUISITI ESSENZIALI:
Resistenza a trazione: verificare la resistenza a trazione effettuando la prova ad una temperatura di (23±2) °C e ad una velocità di (5±1) mm/min.
Deformazioni concesse:
➔ Resistenza allo snervamento e trazione: unità di misura (MPa), Valore min: 38, Valore max: /
➔ Modulo E: unità di misura (MPa), Valore min: 1800, Valore max: /
➔ Resistenza all’urto: unità di misura (kJ/m^2), Valore min: 50, Valore max: Nessuna rottura
➔ Temperatura di distorsione termica (HDT): unità di misura (°C), Valore min: 100, Valore max: / rottura
➔ Resistenza all’urto: unità di misura (kJ/m^2), Valore min: 20, Valore max: Nessuna rottura
Assorbimento dell’acqua: a seguito della loro immersione in acqua ad una temperatura e per un tempo specificato, la variazione della massa dei provini deve essere conforme ai requisiti.
Spessore: lo spessore della lastra acrilica antiurto coestrusa dotata di PMMA/ AB5 non deve essere minore di 2.7 mm.
Contenuto di metalli pesanti: i limiti sono stabiliti secondo la Direttiva Europea 91/338.
Colore: trasparenti o colorate con colorante incorporato nel momento della fabbricazione.
Stabilità termica: a seguito nell’inserimento delle lastre in un forno a circolazione d’aria ad una temperatura e per un tempo specificato, non devono essere presenti bolle o altri difetti.
Stabilità del colore:
➔ Resistenza alla luce UV: la stabilità del colore deve essere registrata in base alla scala dei grigi specificata nella ISO 105-A02 a seguito della prova effettuata con lampada allo xeno.
➔ Resistenza all’acqua calda: la stabilità del colore deve essere registrata in base alla scala dei grigi specificata nella ISO 105-A02 a seguito della prova di immersione in un bagno d’acqua calda ad una determinata temperatura.
Resistenza agli agenti chimici e alle macchie: a seguito dell’applicazione di reagenti quali acidi, alcali, alcool. sbiancanti, e agenti macchianti ad una temperatura specificata, non devono essere presenti macchie rimovibili o permanenti, o segni di deterioramento.
Resistenza ai cicli di bagnatura e asciugatura: a seguito di determinati cicli di bagnatura e asciugatura, non devono essere presenti alterazioni dell’aspetto come bolle, screpolature o decolorazione.
Resistenza alla fessurazione sotto sforzo: a seguito dell’applicazione di una deformazione per flessione alla superficie estesa, verificare il momento di comparsa della prima fessurazione.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: PrEN ISO 15015:1997; ISO 75-2; ISO 105-A02; ISO 179; ISO 527; ISO 4892.
Piatti doccia: la normativa europea EN 274-1:2002
Dispositivi di scarico per apparecchi sanitari.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica ai dispositivi di scarico (pilette) e sifoni per lavelli, piatti doccia, lavabi, bidet e vasche da bagno che fanno parte di impianti di scarico funzionanti a gravità.
In particolare ne definisce le caratteristiche dimensionali, di prestazione, dei materiali e di marcatura.
REQUISITI ESSENZIALI:
Aspetto delle superfici: le superfici interne ed esterne dei dispositivi di scarico siano lisce, prive di rientranze o rigonfiamenti che possano comprometterne il funzionamento.
Materiali: i materiali di costituzione delle pilette di scarico e dei sifoni devono essere resistenti al contatto con acqua aventi una temperatura da (20±5)°C a 95°^-2 °C.
Progettazione:
➔ Pilette: sono fabbricate come pezzo unico o come vari pezzi uniti tramite lavorazione meccanica, con o senza troppopieno. Possono includere un sifone, in caso contrario devono essere dotate di un’uscita filettata.
➔ Sifoni: possono essere a tubo o bottiglia e in questo caso presentano una suddivisione o un sifone rovesciato. Sono ammesse altri modelli, purché rispettino i requisiti della seguente norma.
Requisiti idraulici:
➔ Piletta di scarico: Piatto doccia con foro piletta di scarico di dimensioni 52mm o 62mm (/); Piatto doccia con foto piletta di scarico di 90 mm (/)
➔ Piletta di scarico con sifone: Piatto doccia con foro piletta di scarico di dimensioni 52mm o 62mm (0,4); Piatto doccia con foto piletta di scarico di 90 mm (0,4)
➔ Solo sifone: Piatto doccia con foro piletta di scarico di dimensioni 52mm o 62mm (/); Piatto doccia con foto piletta di scarico di 90 mm (/)
➔ Troppopieno: Piatto doccia con foro piletta di scarico di dimensioni 52mm o 62mm (0,35); Piatto doccia con foto piletta di scarico di 90 mm (/)
Tenuta: Tenuta della piletta di scarico con tappo o cerniera: Perdita minore di 11/h. Tenuta del dispositivo di scarico: Non deve verificarsi alcuna perdita.
Marcatura: i dispositivi di scarico devono essere marcati con: nome o il marchio del fabbricante, riferimento della seguente alla norma.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 248; EN 274-2:2002; EN 274-3; EN 476:1997; EN 12056-1-2; ISO 228-1.
DEVIAZIONE NAZIONALE: la Danimarca ha richiesto una deviazione rispetto alla seguente norma relativamente al punto che riguarda i materiali: le uscite di scarico e i sifoni devono essere resistenti al contatto con acque di scarico con una temperatura da (10 ± 5) °Ca (93±2) °C quando sottoposte ad un ulteriore prova volta a verificare la presenza di difetti.
Piatti doccia: la normativa europea EN 274-3:2002
Dispositivi di scarico per apparecchi sanitari – Controllo qualità
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma europea si applica ai dispositivi di scarico e sifoni per lavelli, piatti doccia, lavabi, bidet e vasche da bagno che fanno parte di impianti di scarico funzionanti a gravità.
In particolare ne definisce i requisiti per il controllo qualità.
REQUISITI ESSENZIALI:
Prove di tipo: sottoporre a prova tre provini di produzione in conformità alla EN 274-2 e ai requisiti della EN 274-1.
Controllo di produzione in fabbrica:
➔ Aspetto delle superfici: Requisiti (superfici lisce e prive di rigonfiamenti); Metodi di prova (ispezione visiva); Frequenza del controllo (almeno ogni 24h)
➔ Dimensioni: Requisiti (Dimensioni in conformità alle EN31, EN32, EN35, EN 36, EN111, EN232); Metodi di prova (EN 274-2 Par 4); Frequenza del controllo (all’inizio ad ogni lotto)
➔ Materiali: Requisiti (resistenti al contatto con l’acqua); Metodi di prova (certificato di conformità del produttore); Frequenza del controllo (ogni fornitura)
Controllo di terza parte:
➔ Aspetto delle superfici: Requisiti (superfici lisce e prive di rigonfiamenti); Metodi di prova (ispezione visiva); Frequenza del controllo (almeno 2 campioni di ogni tipo di dispositivo di scarico)
➔ Dimensioni: Requisiti (Dimensioni in conformità alle EN31, EN32, EN35, EN 36, EN111, EN232); Metodi di prova (EN 274-2 Par 4); Frequenza del controllo (almeno 2 campioni di ogni tipo di dispositivo di scarico)
➔ Materiali: Requisiti (resistenti al contatto con l’acqua); Metodi di prova (certificato di conformità del produttore); Frequenza del controllo (esame a caso a richiesta dell’ispettore)
➔ Marcatura: Requisiti (marcati indelebilmente con il nome o il marchio del fabbricante); Metodi di prova (Ispezione visiva); Frequenza del controllo (ogni tipo di dispositivo di scarico)
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 274-1; 274-2.
Le direttive europee
DIRETTIVA 2001/95/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO DEL 3 DICEMBRE 2001
Sicurezza generale dei prodotti
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La direttiva si applica ad alcune categorie di prodotti in assenza di specifiche normative europee sulla sicurezza o quando vi siano lacune in tali normative specifiche (settoriali).
REGOLAMENTO 305/2011 -DOP DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE
Condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La direttiva fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio. La Dichiarazione di prestazione (DoP) è il concetto chiave del Regolamento sui Prodotti da Costruzione (CPR) ed ha l’obiettivo di armonizzare le condizioni per la messa a disposizione sul mercato Europeo di tali prodotti.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: Marcatura CE.
NORME NON ARMONIZZATE: Introdotte solo in alcuni Paesi
FRANCIA
NF D11-124 GENNAIO 2018
Apparecchi sanitari – Piatti doccia in materiali smaltati
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma definisce le caratteristiche, i materiali e i criteri di fabbricazione dei piatti doccia in materiali smaltati.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://www.boutique.afnor.org/
LE GRENELLE ENVIRONMENT
Regolamento Francese. Emissioni nell’ambiente interno
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: Il regolamento stabilisce disposizioni riguardanti l’etichettatura dei prodotti per l’edilizia e l’arredamento, nonché dei rivestimenti murali e del pavimento, pitture e vernici che emettono sostanze nell’aria.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://www.anses.fr/
ITALIA
UNI 10159:1993
Specifiche per lastre acriliche estruse per vasche da bagno e piatti doccia per uso domestico.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma definisce le caratteristiche e i relativi metodi di prova delle lastre acriliche estruse utilizzate per la fabbricazione di piatti doccia e vasche da bagno desinati all’igiene personale.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 5137:ISO105A02; UNI 5642; UNI 7074/2; UNI ISO 62; UNI ISO 4892; ISO 1628/6; ISO/R 527.
FONTE: http://uni.com/
UNI 10160:1993
Specifiche per lastre acriliche antiurto estruse per vasche da bagno e piatti doccia per uso domestico.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La seguente norma definisce le caratteristiche, i metodi di prova e i requisiti relativamente alle lastre acriliche estruse antiurto utilizzate nei piatti doccia e le vasche da bagno destinate all’igiene personale.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: EN 5137:ISO105A02; UNI 5642; UNI 7074/2; UNI ISO 62; UNI ISO 4892; ISO 1628/6; ISO/R 527.
FONTE: http://uni.com/
UNI 4543:1986
Apparecchi sanitari di ceramica. Limiti di accettazione della massa ceramica e dello smalto.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma definisce i limiti di accettazione dei risultati delle prove chimiche e fisicomeccaniche, effettuate su provini prelevati da un apparecchio sanitario o su provini appositamente preparati.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: http://uni.com/
UNI 4543-2:1986
Apparecchi sanitari di ceramica. Prove della massa ceramica e dello smalto.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma definisce i metodi da adottare per la determinazione della resistenza chimica e fisica della massa ceramica e dello smalto di usati su apparecchi sanitari.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: http://uni.com/
Certificazioni
MARCATURA CE
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La marcatura CE è un marchio di certificazione obbligatorio che attesta la conformità alle norme relative ai requisiti di salute, sicurezza e protezione ambientale per i prodotti venduti nello Spazio economico europeo.
FONTE: https://ec.europa.eu/growth/single-market/cemarking_en
WATERLABEL SCHEME
Etichettatura sul risparmio idrico
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La European Water Label è uno schema di certificazione volontario, volto a verificare i requisiti di efficienza idrica. Lo schema è valido in Europa e in Israele, Svizzera, Russia, Ucraina e Turchia.
REGNO UNITO – BS 3402:1969
Apparecchi sanitari. Specifiche per la qualità degli apparecchi sanitari in porcellana vetrosa.
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La norma specifica i metodi di prova per la determinazione dell’assorbimento d’acqua, la resistenza a sostanze chimiche e resistenza a macchie e combustione.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https://www.bsigroup.com/
TUV SUD GS-MARK
Geprufte Sicherheit (Test di sicurezza)
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione GS, è un marchio volontario volto a verificare il rispetto dei requisiti di qualità e sicurezza di prodotti dotati di componenti elettrici. In particolare, certifica prodotti che, se usati correttamente, non rappresentano un pericolo per l’utente.
FONTE: https://www.tuev-sued.de/
FRANCIA – NF MARK
NF Certificazione: apparati sanitari. Titolo ufficiale in inglese: NF Certification Reference System: Sanitary appliances
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE: La certificazione NF, è una certificazione volontaria volta a verificare le conformità alle norme europee armonizzate dei seguenti prodotti: Vasche da bagno, Bidet, Vasi WC, Lavandini, Lavabi, Docce.
COLLEGAMENTI NORMATIVI: /
FONTE: https:// cstb.fr /en/